“Inclusione a scuola”. Questa la priorità del nuovo indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2020.

Inclusione a scuola. Questo è quanto si evince dal nuovo indirizzo che sancisce gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2020. Firmato dalla ministra Lucia Azzolina, il documento fissa le priorità d’azione. Benché ad esso dovranno seguire le linee programmatiche, gli intenti sono chiari: la Scuola deve essere più inclusiva.

Inclusione e integrazione: scuola inclusiva

Benché l’art. 34 della Costituzione parli di una “scuola aperta a tutti“, molto deve ancora compiersi per tutelare al meglio gli alunni che necessitano di maggiori attenzioni. Infatti, il MIUR ha reso noto che vi è bisogno non solo di maggiori finanze ma soprattutto di formazione sia per i docenti che per gli ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario). Solo in questo modo, si potrà avere un più avviato sistema per aiutare gli alunni che necessitano di un’attenzione particolare.

Bisogni educativi speciali e inclusione

Abbiamo già discusso sul tema dei “bisogni educativi speciali” (BES), DSA e ADHD (Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). In questi casi, gli alunni hanno infatti bisogno di percorsi specifici ed individuali, di strumenti didattici che compensino l’apprendimento, di un maggiore ascolto.

Tutor come soluzione

Proprio per far fronte a queste particolari esigenze, è fondamentale che docenti e personale scolastico intraprendano percorsi formativi. Avere una giusta preparazione in tal senso, significa non solo implementare ulteriormente l’inclusione scolastica, ma soprattutto individuare ogni difficoltà del singolo alunno. Per abbattere le barriere dell’apprendimento, Know K. ha un corso specifico per “Tutor per BES: DSA E ADHD” su Tefurma. Grazie al corso, in modalità aula ed elearning, è possibile approfondire al meglio il tema dei bisogni educativi speciali ed iscriversi all’albo Tutor DSA-BES di Know K.

Formarsi, per formare, è essenziale. Ma offrire la propria formazione a chi può beneficiarne lo è di più.

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